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NESSUNO

Una lettera carica di mistero sconvolge la vita di un gruppo di quarantenni, un tempo compagni di scuola. I loro destini, identici per provenienza geografica – Sassuolo, provincia di Modena – ma lontanissimi per scelte lavorative e famigliari, torneranno a incrociarsi in occasione di un evento particolare: il funerale di un individuo con il quale sembra abbiano condiviso gli anni scolastici, ma di cui non ricordano l’identità.
È lo stesso misterioso individuo, tramite una lettera scritta poco tempo prima di morire e fatta recapitare loro, a morte già avvenuta, dal suo fedele servitore, a condurli nella sua lussuosa dimora, immersa nella campagna pugliese.
Ad attenderli, oltre il maestoso cancello sul quale campeggia una targa con l’incisione “Residenza Nessuno”, una villa spettacolare, dove il lusso degli arredi si confonde con l’abbondanza di tavole imbandite e la solerzia della servitù pronta a soddisfare ogni loro desiderio.
Immersi nella magnificenza che soddisfa occhi e palato ed esalta gli istinti primordiali al godimento, gli ospiti dello strano convegno funerario saranno tuttavia tormentati dalla necessità di comprendere la situazione in cui si trovano, guidati dalle parole di Nessuno, che, postume, piombano a sconvolgere le loro anime, non immuni da colpe e pesanti responsabilità.
Nessuno è un rimorso nella coscienza collettiva, la nemesi che conduce il gruppo di vecchi amici alle soglie di un incubo travestito da sogno. Nessuno è la voce che arriva dal passato a riprenderli, a trascinarli in un inferno di lusso senza regole.
Otto vite avare di felicità, otto diverse ragioni per fuggire da una realtà solo in apparenza perfetta. E un solo comune denominatore, Nessuno. Non ha nome, non ha volto: è l’ombra che incombe sulle loro coscienze. E sarà lo spartiacque fra quel che è stato e quello che deve essere.