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ZERO MOTIVI PER NON ESSERE FASHION

A: “E tu che lavoro fai?”.
B: “Il fashion stylist!”.
A: “Ah, quindi disegni abiti?”.
B: “No, no! Non sono uno stilista”.
B ha lo sguardo perso, ma come sempre schiarisce la voce e si prepara a sciorinare molteplici spiegazioni.
Eh sì, perché questo è il dialogo che uno stylist si ritrova spesso a sostenere. Molto spesso.
Ma cosa c’è di più bello che aprire il proprio mondo al prossimo illustrando il proprio mestiere, mestiere che è sconosciuto a tanti, ma che è fondamentale nel mondo della moda?
Se state leggendo questo libro, questo manuale, avete deciso di intraprendere un percorso, lavorativo o meramente chiarificatore.
La figura dello stylist opera nel fashion system su più fronti: ha il compito di comprendere il messaggio che si cela dietro la creazione di una collezione, cosa il brand, la persona o l’artista vuole comunicare al mondo e deve rendere il tutto fruibile a chi osserva.
Lo fa creando un servizio fotografico, curando la creazione di un look di sfilata o studiando quello più adatto per una celebrity in un evento. Segue e crea i costumi per una produzione.
È un lavoro meraviglioso, stimolante, stancante e che consente di conoscere realtà diverse e di mettersi sempre in gioco.
Alla base di tutto devono esserci un grande studio del settore, una smisurata curiosità e una fervida immaginazione. La moda è arte e come tale è ovunque intorno a noi! Dobbiamo aprire gli occhi, la mente e il cuore e accogliere gli stimoli che riceviamo.
Ma tutto questo, senza delle solide fondamenta, non sta in piedi. Uno stylist deve studiare, conoscere tutto quello che ruota attorno a tessuti, forme e colori. Deve seguire le tendenze e anche anticiparle. Deve essere allo stesso tempo un cool hunter, un consulente d’immagine, un sarto e uno psicologo.
State pensando a un supereroe? Ma no, non spaventatevi! È un lavoro bello e complesso come tanti altri e come tutti i mestieri richiede delle skills precise.
Empatia, elasticità ed ecletticismo: sono le tre “e”, le tre parole che meglio riassumono le competenze richieste.
E se adesso vi ho spaventato abbastanza, siete pronti per immergervi in questa lettura che vi guiderà e vi rasserenerà, perché sia chi vi sta scrivendo ora, sia chi ha ideato e curato la realizzazione di questo manuale ce l’ha fatta! Ed entrambi, dopo anni di esperienze, si divertono ancora tanto ad esercitare questa, non sempre inquadrabile, professione.

Paola Percoco