AmErica

10,00

Collana Voci narranti

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Descrizione

Questa raccolta doveva intitolarsi “Conversando con lo specchio”, ma poi ho deciso di dedicarla alla donna della mia vita, oltre che al Nuovo Mondo – il che per me è un po’ la stessa cosa: lei è il mio Nuovo Mondo, l’AmErica – per risultare meno criptico e più beatamente ingenuo. Quello che, nella sostanza, sono.
Il mio libro racchiude ed esprime non solo alcuni episodi importanti della mia vita, ma anche un’anima incoerente, tanto serena quanto conflittuale, tanto dolce quanto lucida e crudele.
Io stesso mi sorprendo di ciò che riesco a scrivere, perché, nonostante la mia fama di logorroico, non sarei mai in grado di parlare nello stesso modo di persona: qui sta il segreto della scrittura, e forse anche la sua ragione d’essere.
Sono convinto da sempre che scrivere significhi raccontarsi con tutta la forza, la grinta, l’amore, la disperazione, la gioia e la fantasia possibili, senza imbottirsi di retorica o di immagini troppo consuete, chiamate ad assecondare l’immaginario “poetico” del pubblico.
Non fraintendetemi, non mi azzardo neppure a mettere in discussione gente che ha immagazzinato in capoccia l’Arte mille volte meglio del sottoscritto, ma rimane il fatto che per me scrivere è una liberazione, è una scalinata stretta e impervia che porta all’estasi, forse persino a un qualche barlume di felicità.
Scrivere, per me, non significa rimirarsi l’ombelico, e neppure tentare di dimostrare capacità e talenti che non possiedo, ma è eros allo stato puro, è sangue, saliva e occhi sgranati.
È la vita stessa, e quindi non me la sento proprio di ridimensionarne il valore: la mia scrittura, a prescindere dalla sua qualità, vuole essere una lente di ingrandimento che vede dentro di me e che prova a decifrare gli altri.
Francesco Buffoli