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IL CASO DELLE PROBABILITA’

Copertina Il caso delle probabilità

Prima uscita della collana I delitti della Via Emilia

Parma. Un brusco risveglio dopo il lungo lockdown di inizio 2020: una donna perde la vita sull’asfalto, a pochi passi dal centro. Lo psicologo Gabriele Fueri, appesantito nel fisico e nello spirito dopo mesi di reclusione forzata, osserva dall’alto del suo appartamento: dai mocassini marroni, riconosce la paziente che è appena uscita dal suo studio, dopo una seduta più corta del solito.
L’insistenza di un mago prestigiatore, che soffre di un grave disturbo bipolare, spinge Fueri a scoprire il collegamento tra la donna investita e la scomparsa di una ragazzina, avvenuta venticinque anni prima.
Il filo rosso di potere e soldi si intreccia tra passato e presente, portando alla luce verità scomode.

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I SORRISI SONO DONI PREZIOSI

Un sorriso non costa nulla, ma vale molto.

Arricchisce chi lo riceve e chi lo dona.

Non dura che un istante, ma il suo ricordo è talora eterno.

Nessuno è così ricco da poterne fare a meno.

Nessuno è così povero da non poterlo dare.

In casa porta felicità, nella fatica infonde coraggio.

Un sorriso è segno di amicizia.

Un bene che non si può comperare, ma solo donare.

Se voi incontrerete chi un sorriso non vi sa dare, donatelo voi.

Perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso,

come colui che ad altri donarlo non sa.

Padre Federico Faber

 

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LUCE

Quando il tuo fiume possente si perde in infiniti corsi d’acqua, quando il tuo cielo si scolorisce e dimentica gli azzurri puliti e accecanti della gioia infantile, quando l’immagine riflessa allo specchio pare quella di qualcun altro, quando il tempo veste abiti fuori moda e sgualciti, quando le parole non sono più poesie struggenti, ecco, quello è il momento di addormentarsi; ma non addormentarsi per svanire, addormentarsi per vivere di nuovo!

Stai per cadere e non hai più le forze per muovere i tuoi passi stanchi, la fede nella bellezza della vita si allontana dal tuo cammino ed ogni gesto rivela la sua assurdità e la sua inutilità. Ecco, all’improvviso, un raggio di luce sconfigge come un guerriero coraggioso il tuo universo freddo ed opaco. Sì, ma si tratta solo di un attimo che vola via come un uccellino spaventato da un rumore improvviso.

Come cancellare quei pensieri che ti trascinano giù nel profondo,  in uno stagno melmoso nel quale ti impantani e dal quale fatichi ad uscire?

Quale strada seguire?

Deve pur esistere un mondo diverso da qualche parte, non so dove, ma io lo troverò.

Il mio racconto è solo per sognatori coraggiosi, quelli che amano  le storie piene di fantasia e colori.

Il sogno! Un sogno! Da qui, da un velo trasparente, nacque la storia che sto per narrare. Il mio inchiostro toccherà gli animi di coloro che vorranno credere. Sì, credere che tutto è possibile fra mondi paralleli, mondi fratelli, anche se a volte lontani. Solo in apparenza lontani…

Il mondo conosciuto, quello degli oggetti e della pesantezza degli stati d’animo nasconde un segreto in un cassetto la cui chiave magica viene consegnata solo a chi ha l’audacia di percorrere il ponte magico. Un ponte di luce impalpabile che ci trasporta in luoghi remoti dove i nostri cuori battono forte e sobbalzano dalla felicità come palloncini leggeri e colorati.

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ZERO MOTIVI PER NON ESSERE FASHION

A: “E tu che lavoro fai?”.
B: “Il fashion stylist!”.
A: “Ah, quindi disegni abiti?”.
B: “No, no! Non sono uno stilista”.
B ha lo sguardo perso, ma come sempre schiarisce la voce e si prepara a sciorinare molteplici spiegazioni.
Eh sì, perché questo è il dialogo che uno stylist si ritrova spesso a sostenere. Molto spesso.
Ma cosa c’è di più bello che aprire il proprio mondo al prossimo illustrando il proprio mestiere, mestiere che è sconosciuto a tanti, ma che è fondamentale nel mondo della moda?
Se state leggendo questo libro, questo manuale, avete deciso di intraprendere un percorso, lavorativo o meramente chiarificatore.
La figura dello stylist opera nel fashion system su più fronti: ha il compito di comprendere il messaggio che si cela dietro la creazione di una collezione, cosa il brand, la persona o l’artista vuole comunicare al mondo e deve rendere il tutto fruibile a chi osserva.
Lo fa creando un servizio fotografico, curando la creazione di un look di sfilata o studiando quello più adatto per una celebrity in un evento. Segue e crea i costumi per una produzione.
È un lavoro meraviglioso, stimolante, stancante e che consente di conoscere realtà diverse e di mettersi sempre in gioco.
Alla base di tutto devono esserci un grande studio del settore, una smisurata curiosità e una fervida immaginazione. La moda è arte e come tale è ovunque intorno a noi! Dobbiamo aprire gli occhi, la mente e il cuore e accogliere gli stimoli che riceviamo.
Ma tutto questo, senza delle solide fondamenta, non sta in piedi. Uno stylist deve studiare, conoscere tutto quello che ruota attorno a tessuti, forme e colori. Deve seguire le tendenze e anche anticiparle. Deve essere allo stesso tempo un cool hunter, un consulente d’immagine, un sarto e uno psicologo.
State pensando a un supereroe? Ma no, non spaventatevi! È un lavoro bello e complesso come tanti altri e come tutti i mestieri richiede delle skills precise.
Empatia, elasticità ed ecletticismo: sono le tre “e”, le tre parole che meglio riassumono le competenze richieste.
E se adesso vi ho spaventato abbastanza, siete pronti per immergervi in questa lettura che vi guiderà e vi rasserenerà, perché sia chi vi sta scrivendo ora, sia chi ha ideato e curato la realizzazione di questo manuale ce l’ha fatta! Ed entrambi, dopo anni di esperienze, si divertono ancora tanto ad esercitare questa, non sempre inquadrabile, professione.

Paola Percoco

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NEL SILENZIO, INSIEME

Ero in uno dei miei quotidiani viaggi da pendolare, da travet, se la cosa vi sembra più elegante, seduto comodamente in macchina e comodamente in fila. Sentivo fiumi di parole fluire dalle trasmissioni radiofoniche, in cui “gli esperti” esprimono il loro parere su ogni episodio di cronaca o di attualità. Ma quel giorno non ascoltavo, sentivo e basta.
Tentavo di concentrarmi su quel rotolare vuoto di parole, che non riusciva a spiegare le sensazioni e i turbamenti che si provano vivendo in questo mondo così rapido, superficiale, contraddittorio e privo di ogni idea certa di futuro e di identità.
Così si fece strada in me la convinzione che solo le parole di una poesia possano ridarci quell’universalità dell’essere che ci è stata rubata e che oggi si tenta di sostituirla con l’universalità del nulla.
Ho quattro amici, Andrea, Anna, Daniela e Sara, conosciuti in quattro situazioni diverse, che abitano lontano, hanno età e storie diverse dalla mia e non si conoscono tra loro. Tre generazioni che si incontrano.
Tra noi chi è attore scanzonato e malinconico, chi artista poliedrica e inafferrabile o docente ironica e sensibile, e anche medico nostalgico e pessimista, oppure studentessa giovane ma già matura. Tutti insieme, uniti dall’essere poeti per necessità di sopravvivenza.
Un giorno li ho invitati ad abitare con me un gruppo WhatsApp, chiamato “Poeti on-line”. Da esso hanno preso vita, giorno dopo giorno, cinquanta poesie, attraverso le quali ci siamo liberamente espressi in versi, offrendo agli altri i nostri sentimenti, le vicinanze, le distanze, le affinità e le incomprensioni.
È così nata questa raccolta, che racchiude in sé il sentire nato in quel nostro angolo di poesia, nel quale, seppur lontani, abbiamo vissuto senza paura, finalmente liberi di esprimere la nostra parte di universo.
Ludovico Trianni

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DIALOGO SULLE PASSIONI

Grazie!
Questo libro non lo avevo mai neppure immaginato, ma ringrazio
innanzitutto Roberta per essersi presentata a me con un progetto di
condivisione delle mie esperienze che, non lo nego, mi ha coinvolto
e, nel percorso, divertito.
La ragione per cui ho accettato di dedicare tanti ritagli di tempo, da
marzo 2019 a febbraio 2020, alle chiacchiere con Roberta, è perché
ho visto in questo libro una bella opportunità per dire
grazie a tutti
quelli che hanno fatto parte della mia vita. Devo ad ognuno di loro,
dall’essenziale presenza dei miei genitori, a mio figlio, a chi frequento
da sempre e a chi ho incrociato solo per un attimo, a ciò che mi
hanno regalato, sia in positivo sia in negativo, ciò che sono oggi.
Grazie a chi vorrà leggere questo libro e, magari, dedicarmi un minuto
per lasciare un commento sul mio blog, blog.cp-spa.it, dove
troverete un post dedicato.
E
grazie, grazie di cuore, a chi vorrà approfondire gli scopi dell’associazione
a cui ho deciso di devolvere i ricavi derivanti dalla vendita di
questo libro: si tratta di “Imprenditore non sei solo”, di cui vi invito
ad approfondirne scopi e obiettivi sul sito imprenditorenonseisolo.it.
Daniele Cavallini

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WHAT’S NEXT? STORIA DI UN ITALIANO IN GIRO PER IL MONDO

Ho la sensazione di essere in viaggio fin da quando sono nato.

Per questo motivo, e perché non ho mai smesso di spostarmi da un Paese all’altro, persino da un continente all’altro, ho deciso di scrivere questo libro. Che è poi una chiacchierata con Roberta: insieme abbiamo ripercorso le tappe che da Sarno mi hanno portato a Casablanca.

Desideravo condividere con chi leggerà questo libro le esperienze che ho vissuto durante i miei primi dieci anni di vita, quelli trascorsi a Torino. E poi i fatti che mi hanno trasformato in un piccolo emigrante alla rovescia, che dal Nord torna al Sud, obbligato a perdere l’accento piemontese e a padroneggiare quello napoletano, “per essere accettato quando si faceva a pugni per strada”. L’adolescenza passata tra studio e divertimenti, mentre in me maturava la consapevolezza che presto me ne sarei andato sulla scia di quelle macchine che vedevo sfrecciare lungo l’autostrada verso il Nord.

Che bella la mia Terra, vi ritorno sempre volentieri per godermi l’affetto dei miei genitori e della mia numerosa famiglia. Ma per fare carriera, quella che mi ha portato al vertice di numerose aziende con filiali in tutto il mondo, sapevo che sarei dovuto andarmene all’estero.

Così è iniziata la mia avventura, che ho desiderato ricostruire tra aneddoti, sentimenti, fatica e coraggio, senza dimenticarmi delle persone che stanno camminando al mio fianco lungo questa bellissima strada.

Sento di essere un uomo soddisfatto e non ho paura di dirlo a voce alta. So che in Italia si fa fatica a “perdonare” il successo, eppure desidero dire ciò che penso e provo davvero. Non temo il giudizio, preferisco piuttosto condividere con chi leggerà ciò che è stato e che oggi è il mio cammino.

Carmine Mandola

I lettori di “What’s next? Storia di un italiano in giro per il mondo”

I lettori di “What’s next? Storia di un italiano in giro per il mondo” di Carmine Mandola
Altri lettori della biografia di Carmine Mandola
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ZERO MOTIVI PER NON DEDICARSI AL BENESSERE

Il nostro mestiere prevede la scrittura di libri per aziende e privati che ne abbiano esigenza. A furia di documentarci e parlare con esperti dei vari campi della salute e della cura di sé, ci siamo accorte di aver accumulato abbastanza informazioni per scrivere un manuale dedicato al benessere.

Non contente delle nozioni acquisite, abbiamo a lungo chiacchierato con professionisti, fisioterapisti, nutrizionisti e anche con qualcuno che non finisce in –isti (psicologi ed esperti di sicurezza informatica).

Ed ecco il nostro manuale della collana Zero motivi. Il nostro messaggio è semplice: non esistono motivi per non prendersi cura di sé, che sia davanti allo schermo del computer, seduti alla scrivania, durante una telefonata al cellulare, a tavola. Senza dimenticare l’importanza di garantire il benessere di chi ci sta intorno, famigliari, colleghi di lavoro, commensali o persone incontrate per caso.

Zero motivi per non dedicarsi al benessere è un manuale di facile consultazione, pensato e impaginato per fornire risposte rapide a esigenze che accomunano chiunque abbia a cuore la propria salute fisica e mentale.

Sara Meglioli e Roberta Rossi

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POSSO DIRE LA MIA?

Nel periodo dell’isolamento, in seguito alla diffusione del Covid-19, lontana dai miei nipotini, mi è venuta l’idea di scrivere qualcosa per loro. Sono nati così questi racconti, pensati per i bambini, ma credo adatti anche ai grandi.

Ho dato voce a personaggi che nella realtà voce non hanno. Qui parlano della loro vita, della loro storia o lamentano il degrado dell’ambiente, tema che mi sta molto a cuore.

La decisione di pubblicare questo libro è nata innanzitutto perché sollecitata dalle amiche e poi per uno scopo ben preciso: aiutare chi ha bisogno. L’intero ricavato della vendita andrà infatti in beneficenza: alla Casa de los niños, in Bolivia, con cui collaboro da anni e in Tanzania per un progetto che segue Roberta Bonini, una delle illustratrici, che insieme a Cristina Zoffo ha dato vita ai personaggi dei racconti.

Nonna B.